E
se anticipassimo il mese di dicembre con un brano dei Collective Soul?
Non sarebbe una cattiva idea, anche perché mancano pochi giorni, e
questo ci darebbe l'opportunità di conoscere questo gruppo mai ascoltato. Largo alle danze, allora December – Collective Soul
Guarda e ascolta i brani su festivalmusicale.it
"Fino
a che punto si va", domanda, dubbio, o forse riflessione, fatta con il
sottofondo musicale di una certa Aurea e la sua track How far would you
go. Mi viene però il dubbio si rivolga ad una persona essendoci you.
Fino a che punto vuoi arrivare, richiesta legittima e forse più normale
rispetto a come l'avevo tradotta all'inizio Aurea - How far would you go
Banderuole,
weathervanes. Mi aspettavo qualcosa di metereologico, invece, eccoci
andare dove corre il vento. Forse, è logico, necessario, se vogliamo
vivere senza pensieri. Non dimentichiamoci troppo chi siamo, però. Loro
per esempio sono gli Jets Overhead – Weathervanes
Il
quarto autore nuovo. Giusto per fare il poker, all'inizio della
playlist di oggi. E' la volta di Audra Mae, ci canta, molto
essenzialmente, del fiume, The River – Audra Mae
Un
duo pop, techno, funk, ambient, di Francoforte. Quante definizioni ed
appellattivi! Facciamo prima a dire chi sono e ad ascoltare il pezzo che
ci presentano. Sono i Booka Shade, per la prima volta con noi oggi, ci
presentano Crossing Borders – Booka Shade
C'è
un fantasma, se lo chiedono e ce lo cantano la Band of Horse, sempre
bella da ascoltare. Inserita molte volte nelle nostre scalette, ho
controllato questo brano Is there a Ghost, posso confermare che è
inedito, almeno su questi schermi Band of Horses – Is there a ghost
Vorrà
uscire, è arrabbiata, e ha voglia di andarsene. Lo fa dalla porta
principale, essendo questa una Big Exit. Non facciamo niente per
trattenerla, anzi sentiamo cosa ha da dirci e da cantarci, PJ Harvey – Big Exit
Non
vorrei dire ma.... questo tipo di musica, molto ritmato, sembra world,
credo sia di origine africana, quindi di un'altra tradizione culturale,
musicale. Benvenuti allora ai Songhoy Blues, anche perchè sono davvero
bravi, ascoltate anche voi questa Soubour - Songhoy Blues
Ad
una latitudine molto diversa, torniamo in Europa, precisamente in
Scandinavia. Loro vengono dalla Norvegia, e sono i Royksopp. Se volessi
essere preciso dovrei scrivere la prima o con un cappellino, ovvero i
due puntini sopra. Non avendo molta voglia di trovare il metodo giusto
per farlo, lo scrivo così alla maniera continentale ovvero Royksopp – Monument
Giornate
grigie, piovose, umide. Si sta volentieri in casa, non si ha molta
voglia di uscire. Nonostante questo, incontriamo sulla nostra strada i
Lemonheads, e ci invitano a stare all'aperto. Non per niente, ci cantano
questa The Outdoor Type – The Lemonheads
Senza
sapere cosa voglia dire, vi propongo adesso Khlever. E' un brano
strumentale, quindi non c'è neanche un testo che ci possa aiutare. Gli
autori sono i Lower Spectrum ed hanno un solo disco all'attivo, Traces,
l'album del 2014 con questo pezzo Lower Spectrum - Khlever
Siete
su festivalmusicale, non dimenticatelo, non fate come Ben Howard,
protagonista di un amnesia ed autore di I forget where We Were. Prossimo
brano all'ascolto Ben Howard – I forget where we are
Internazionalisti,
terzomondisti, multiculturalisti, come è giusto che siano. Ma, se sono
Anti-Occident, a me sembra prima di tutto che siano masochisti,
autolesionisti. Non credo sia questa la loro intenzione, forse è tutto
un giocare allo scherzo, al paradosso, e allora fanno bene e li
ascoltiamo, sono i FourPlay String Quartet- Anti-Occident
Fantasmi,
ghosts. E ritornano, li avevamo incontrati con la Band of Horses,
adesso ce li propongono i Ladytron. Potrei decidere di dedicare a loro
questa playlist di oggi, anche perché il pezzo che sto ascoltando, non
mi sembra male, ecco allora i Ladytron – Ghosts
Blow-Up
è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni, ispirato al
racconto Le bave del diavolo dell'argentino Julio Cortázar. Il film ha
vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1967. Bello questo
excursus di quasi mezzo secolo fa, vero? Infatti, ma non era di questo
che volevo parlare, ma del prossimo brano, dei The Grand Rapids – Blow-Up
Le
piccole cose, sono quelle che forse più di tutte le altre, vale la pena
di viverle. La grandezza, è quella che noi possiamo trovare non
all'esterno, ma solo dentro di noi. Può darsi la pensi così anche Ben
Howard, con le Small Things che ci canta e ci racconta Ben Howard – Small Things
Poco più di un mese fa è uscito il suo primo ed unico disco, dal titolo, Echoes In The Aviary. L'album, era stato però preceduto dall'uscita di due singoli. Quello che ci stiamo per ascoltare si intitola the rush e lei è Jane Tirrell – The Rush
Poco più di un mese fa è uscito il suo primo ed unico disco, dal titolo, Echoes In The Aviary. L'album, era stato però preceduto dall'uscita di due singoli. Quello che ci stiamo per ascoltare si intitola the rush e lei è Jane Tirrell – The Rush
Se
a questo punto del programma musicale, avete voglia di essere
romantici, non potete perdervi il prossimo pezzo. E' di un certo Alexis
Taylor, autore della nostra ultima notte insieme, ovvero come si dice, Our Last Night Together - alexis taylor
Dopo
aver ascoltato Alexis Taylor cantare di una certa notte, è quasi
consequenziale parlare e sentire di sogni, in Dreams, di cui è autore un
certo solito Ben Howard. Prima o poi dovrò dire chi è e fargli uno
straccio di presentazione. Mi accontento adesso di dire che capita
proprio "a fagiolo", come si suol dire, con questa In Dreams – Ben Howard
I
am not afraid, non ho paura. Benissimo, proprio perchè non ho paura,
non temo neanche di andare avanti. Non che sia un problema fermarsi, ma è
giusto dare una certa continuità allo spettacolo. Presento allora
quest'altro autore nuovo, Owen Pallett, sempre in vena di romanticismi,
con il pezzo omonimo Owen Pallett – I am not afraid
Alabama
shakes a darci una sveglia. Sono i loro assoli di chitarra elettrica a
darci una salutare scossa, le note sono quelle del brano Hang Loose – Alabama Shakes
Il
duo francese Air è generalmente incluso tra gli artisti che hanno
rinnovato la musica elettronica verso la fine degli anni '90. Ed è
appunto l'elettronica la protagonista di questo pezzo, Don't Be light – Air
Dopo
la luce light, ecco arrivare lo splendore, shining. E' tutto non
voluto, anche se sembra ci sia una regia occulta. A portare lo
splendore, Curtis Harding, continua a splendere con il suo brano, un po'
soul, dal titolo Keep on Shining – Curtis Harding
I
gatti quelli che conosciamo, amiamo o detestiamo a seconda dei gusti,
possono essere veri o finti, ovvero di pelo o di pelouches. Non sapevamo
esistessero dei gatti di miele, ovvero honey cats. A farceli conoscere,
un certo Paul White - honey cats
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