domenica 24 agosto 2014

Walking Disaster



1968: tra le montagne dell'immaginaria Repubblica di Zubrowka si trova il Grand Budapest Hotel, un albergo un tempo molto prestigioso e ora decaduto. Uno scrittore fa la conoscenza del padrone del Grand Budapest, un vecchio di nome Zero Moustafa. Questi lo invita a cena con la promessa di raccontargli la sua esperienza all'albergo prima di diventarne proprietario.  Quello che succederà dopo, si potrà vedere e conoscere soltanto andando a vedere il film Grand Hotel Budapest, una produzione di Germania e Francia risalente al 2014. Scherzo ovviamente, non c’è bisogno di risalire perché se è di quest’anno, è un film attuale. Il fatto di averlo preso ia noleggio mi aveva fatto pensare che non fosse un’opera recentissima, invece lo è.  A parte questo, devo dire che Budapest potrebbe essere una delle mie prossime mete di viaggio. Non è lontana e fa parte di una certa Europa Centro-Orientale, zona del continente mai visitata. Famosa per essere la capitale ungherese, una città mitteleuropea, insieme a Praga e Vienna. Ho provato anche a guardare su festivalmusicale.it  se questa città fosse entrata in qualche maniera nei miei post, ma non ho trovato nessun riferimento. Molto più semplice è stato trovare il tag hotel, presente in diverse pagine. Quella su cui ho scelto di lavorare è del 10 gennaio 2013, il titolo che avevo postato è Walking Disaster e tutto questo mi dà l’occasione non solo di riascoltare quei 9 pezzi, ma anche di aggiornare questa pagina, che ha bisogno di un remake, anche per inserire i video relativi ai brani inseriti. Procediamo, allora.
Un recital della mattina presto, Early Morning Recital e cantano con una voce sommessa, gli archi di sottofondo i Northern Key. Sembra facile, e forse lo è, a parte il fatto che la mattina la gente va a lavorare e manca mezz'ora a mezzanotte. E' strano, ma è bello per questo  Early Morning Recital una canzone memorabile degli Northern Key   

Non mi ricordavo questo pezzo, ma forse proprio per questo è bello riascoltarlo.  Sono i 4 minuti esatti di Apex Manor, sono 4 esatti, da spendere con questo autore e questo suo pezzo, ritmato, ma forse più che ritmato, leggermente più movimentato, rispetto al precedente. Si intitola Elemental Ways Of Speaking  Apex Manor 

C'è anche, nell'universo delle stranezze, The Prom Queen. Loro sono i Plushgun, e cantano, cantano a raffica. Allora, vediamo almeno il titolo, cosa vuole dire. Sorpresa delle sorprese, la reginetta del ballo, è il significato, che quindi tanto strano non è. C'era anche un gioco in scatola che si chiamava così. Quando ero un bambino, ahimè, tanto tempo fa Plushgun - The Prom Queen
 
Fancey, il nome di questo artista, meglio conosciuto come Todd Fancey, chitarrista di Vancouver e del gruppo dei New Pornographers. Ascoltiamo allora anche la sua canzone, intitolata Downtown II  Fancey - Downtown II
 
Walking Disasters, titolo che non mi sembrava nuovo. Sono andato a vedere se c'era già qualcosa di inserito, ma non ho trovato niente, neanche a nome dell'autore, il gruppo dei Wombats. Meglio, tutto nuovo, anche queste catastrofi vaganti  
Wombats - Walking Disasters
 
Fidelity, un nome che ci suona abbastanza familiare. Un nome comune di cosa, una cosa normale, tipo tessera del supermercato per avere gli sconti sui prodotti. Potrebbe essere così, ma non lo è, visto che entra in gioco non la grande distribuzione, ma la musica di Regina Spektor  – Fidelity
 
Crazy For You. Non si muore per amore, dicevano le canzoni italiane di una volta. Morire no, impazzire sì, e ci sono oggi anche i Best Coast che lo dicono con il titolo di questa canzone, molto solare  Best Coast - Crazy For You
 
Mad Season,  nome  quasi dimenticato, non perché non siano importanti, anzi, fanno parte anche loro di questo firmamento musicale, ma era un bel po' che non li proponevo. Oggi si limitano a suonare, con questo brano strumentale, November Hotel Mad Season 
Sempre anni '90, questa volta con i Candlebox, una band di Seattle che ha suonato dal 1990 al 2000. Si sono poi riuniti nuovamente nel 2006. Sono quindi passati più di vent'anni dal loro esordio, ma li propongo per la prima volta. Ecco a voi No Sense Candlebox

Nessun commento:

Posta un commento